SICUREZZA E CERTIFICAZIONI

CAPTAZIONE E ABBATTIMENTO POLVERI NEL CARBO PELLET

Su tutto l’impianto, dalla segheria sino alla fase finale di confezionamento è installato un sistema composto da un condotto principale d’aspirazione e diramazioni verso i singoli punti di presa che convoglia le polveri catturate al filtro a maniche; l’aria, una volta filtrata fuoriesce all’esterno attraverso il camino; le polveri aspirate dai vari punti di presa ormai separate sono raccolte nel silo segatura e rimandate alla lavorazione; l’aria filtrata fuoriesce all’esterno attraverso il camino.

PER QUANTO RIGUARDA LE EMISSIONI IN ATMOSFERA SI PRECISA CHE le possibili emissioni sono associate alle operazioni di movimentazione dei materiali legnosi essiccati che sono eseguite in apparecchiature chiuse (coclee, nastri, sistema intubato, ciclone, raffinatore, pellettizzatrice), e le cui uscite polverulente, come da punto precedente, vengono aspirate e depurate nel filtro a maniche. Le emissioni diffuse associate al deposito, alla triturazione e alla movimentazione delle materie prime sono trascurabili in quanto: tutti i materiali in ingresso sono umidi, pertanto la triturazione dei tronchi e la movimentazione del cippato avviene senza il rischio di diffusione di emissioni polverulente; il cippato in ingresso all’impianto è inoltre caratterizzato da una pezzatura minima di circa 5mm, ulteriore elemento che porta ad escludere la possibilità che materiali polverulenti possano essere diffusi, durante la movimentazione del materiale, oltre il confine del sito di ubicazione dell’impianto. L’impianto di abbattimento, come descritto in precedenza, è costituito da tubazioni di captazione primaria e secondaria alle varie prese tutte confluenti nel filtro a maniche che a sua volta è collegato con tubazione al silo della segatura per completare un circuito chiuso e completo di riutilizzo di tutte le polveri catturate.

L’intero impianto è aspirato e completamente depolverato: le polveri residue sono raccolte all’interno del silo e di nuovo avviate alla produzione mentre l’aria è totalmente trattata all’interno di un’apposita batteria filtrante che trattiene le micro particelle e la restituisce pulita nel rispetto dei limiti richiesti dalla norma di riferimento. Nel sistema di raccolta delle polveri sono previsti dei sensori di sicurezza a doppio canale che intervengono in caso di mal funzionamento del sistema di aspirazione, bloccando le fasi del processo che generano polveri. In questo modo la sicurezza e la salute degli operatori è garantita. Il sistema di sicurezza a doppio canale rende estremamente difficile la manomissione o il bypass, assicurando sempre la massima efficienza operativa.

MATERIE PRIME

Le materie prime in ingresso allo stabilimento sono biomasse della tipologia prevista dall’Allegato X alla Parte V del D.Lgs. 152/2006, Parte I, sez. I, par. 1, lett. n (definite nello specifico nella sez. 4, par. 1, lett. c e d), in particolare legna vergine in tronchi destinata alla triturazione per ottenere il cippato (legno ridotto in scaglie con dimensioni variabili da alcuni millimetri a qualche centimetro; viene prodotto a partire da tronchi e ramaglie attraverso una cippatore; le materie prime impiegate nella produzione del pellet sono pertanto soltanto acqua e cippato di legno vergine (in parte utilizzato per il CarboGen a servizio dell’essiccatore), proveniente unicamente da cantieri forestali della zona ( raggio max di prelievo < 25 km ) . Per quanto riguarda le caratteristiche del materiale trattato presso lo stabilimento si precisa che: considerando che tra le essenze trattate vi sono in buona parte legni duri (faggio, quercia, castagno), il ciclo produttivo connesso alla produzione del pellet, in particolare per quanto concerne la movimentazione dei materiali legnosi essiccati, avviene in apparecchiature completamente chiuse (coclee, nastri, ciclone, raffinatore, pellettizzatrice), le cui potenziali emissioni polverulente vengono aspirate e depurate attraverso un filtro a maniche (l’aria depurata viene espulsa dal camino). 

Tutti i materiali in ingresso hanno un grado di umidità non trascurabile (non a caso il ciclo di produzione del pellet richiede una fase di essiccazione in ingresso), pertanto la triturazione dei tronchi e la movimentazione del cippato non dà rischio di diffusione di emissioni polverulente; in ogni caso tutti gli operatori, all’interno e all’esterno del capannone, saranno muniti di idonei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie nel pieno rispetto della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

ADOZIONE DELLA CERTIFICAZIONE FSC

La certificazione di Gestione Forestale responsabile assicura che una foresta o una piantagione forestale siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici. 

Tali standard si basano sui 10 Principi e 70 Criteri (Principles & Criteria, P&C) di gestione forestale responsabile, definiti e mantenuti aggiornati da FSC con la partecipazione di tutte le parti interessate.

La sola certificazione di Gestione Forestale non consente di vendere il legno o altri prodotti non legnosi del bosco come certificati, né di etichettarli con i marchi FSC. Per fare ciò è necessaria anche la certificazione di Catena di Custodia.

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